Nell’industria cosmetica le aziende non possono dare per scontata la fedeltà al marchio. Infatti i consumatori provano e sperimentano diverse marche, e, secondo diverse ricerche, gli acquirenti più attivi che acquistano in media fino ad otto marchi diversi.
Il packaging, in generale, dovrebbe funzionare per proteggere, promuovere, informare e vendere. Le aziende cosmetiche tuttavia hanno un onere maggiore per attirare i clienti. Devono potersi distinguerti sugli scaffali “affollati” dei grandi magazzini e trasmettere bellezza anche negli spazi digitali.
Come si ottiene ciò quando la bellezza è negli occhi di chi guarda?
La struttura del packaging dovrebbe essere elegante e limitare lo spazio negativo. Gli effetti decorativi dovrebbero elevare il tuo marchio e catturare l’attenzione degli spettatori. In poche parole, è necessario prestare attenzione a ogni dettaglio alla confezione. Anche il messaggio implicito dovrebbe arrivare, sia che si tratti di promuovere l’eleganza, parlare di sforzi sostenibili o fare appello a un particolare gruppo demografico, attraverso il packaging.
E’ chiaro che siamo di fronte ad una sfida complessa che necessita di competenze e di professionisti che spesso non sono presenti né all’interno delle aziende e lo sono poco anche sul mercato.
E’ sulla scorta di queste considerazioni che CALAM si è confrontato con diversi partner del settore della cosmesi ed ha progettato, costruito ed avviato il percorso IFTS Tecnico del packaging per l’industria cosmetica che permette agli allievi e alle allieve che lo frequentano di diventare professionisti qualificati in questa specifica funzione di un settore sempre in crescita, che non conosce crisi, e che vale molte decine di milioni di euro all’anno.
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